Game of Thrones – Recensione 6×10 – The Winds of Winter

Un finale di stagione leggendario quello che chiude la stagione di Game of Thrones, in cui finalmente ascoltiamo la tanto famosa frase “L’inverno è qui”. L’annuncio che l’inverno è arrivato era già stato dato fin dalla prima stagione della serie, che tra alti e bassi ha conquistato i fans.

Al tocco delle campane del Tempio di Baelor fa seguito il suono del piano, mentre c’è la vestizione di Margaery, Re Tommen e Cersei. Si aggiungono le note dei violini e le voci di un coro che rendono il momento altamente drammatico, fino al culmine con l’esplosione dell’altofuoco.

Una scena piena di tensione e suspense, che termina con il suicidio di Re Tommen che salta nel vuoto. Comincia così il finale della sesta stagione, davvero entusiasmante, con l’addio alla serie di quattro personaggi indiscussi, Re Tommen, Loras Tyrell, Maergery e l’Alto passero.

Game of Thrones continua e il protagonista è il Grande Inverno. Ser Davos, molto arrabbiato per la morte di Sireen, vuole che la stessa sorte capiti alla Donna Rossa. Ma Melisandre si salva grazie all’intervento di Jon Snow e va in esilio. L’ex Lord Comandante trova il consenso e il sostegno dei più importanti lord del Nord ed assiste all’arrivo del nuovo Re del Nord, Lupo Bianco. Tutto questo grazie alla piccola Lyanna Mormont.

Cambia anche Jon Snow, che ritrova uno sguardo intenso e sicuro e riesce finalmente a guardare con fierezza i suoi uomini. Vicino a lui c’è Sansa, che apprezza questo suo cambiamento ma allo stesso tempo, incrociando lo sguardo con Ditocorto, intuisce che c’è ancora qualcosa che non va.

Arva Stark torna a Westeros perché tanta è la sua voglia di vendetta. La sua vittima è il vecchio Walder Frey, che perde la vita. La sua morte è una parte importante dell’episodio e la si attendeva da molto tempo, addirittura dal Red Wedding. In questo modo Arva riesce a vendicare sia la madre che il fratello.

E’ un ottimo momento per gli Stark tanto che dopo anni c’è la conferma della teoria più celebre riguardo alla nascita di Jon Snow. Il nuovo Corvo con Tre Occhi è ciò che diventa Bran e, grazie ai poteri acquisiti, riesce a scoprire chi si nascondeva nella Torre della Gioia. E’ facile a questo punto intuire che Jon Snow è il figlio di Lyanna e quasi certamente anche di Rhaegar Targaryen.

La saga continua con l’incoronazione a regina di Cersei Lannister ma intanto un’altra regina si sta dirigendo verso Westeros per conquistare il trono di spade. Uno dei momenti più attesi della serie è la partenza di Daenerys. Grazie al nuovo Primo Cavaliere della regina, Tyrion Lannister, la Madre dei Draghi decide di lasciare Meereen. A questa scelta arriva anche grazie alle alleanze createsi con i Martell, i Greyjoy e i Tyrell.

La sesta stagione di Game of Thrones si chiude con una grande flotta che naviga in un mare nero e pauroso, in direzione del continente occidentale. Si è trattato di una stagione altalenante, con picchi di grande qualità che ha reso la serie super interessante a momenti di basso profilo.

Per questo possiamo dire che è stata una stagione in cui nei dieci episodi hanno prevalso le forzature sulle parti convincenti. E’ abbastanza normale che una serie tanto amata perda nel tempo il suo smalto iniziale e possa tenere un livello tanto elevato. Nonostante qualche scivolone, Game of Thrones è da sempre una delle serie più amate, coinvolgenti ed emozionanti tra quelle degli ultimi tempi. Ed anche il decimo episodio a suo modo ci ha spiazzato e stupito.

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